IN VIAGGIO – migranze

Progetto d’ inclusione sociale e ricerca scenica attraverso il teatro interattivo e sensoriale, nato dalla collaborazione con La Casa di Abou Diabo, centro di seconda accoglienza per minori stranieri non accompagnati. Una riflessione sulla migranza, sul viaggio fisico e interiore, metafora del viaggio della vita stessa sulla terra.

Il viaggio ci cambia. Incamminarsi con il cuore in mano, raccogliendo e donando pezzi di sé

Francesco Votano

METODOLOGIA

Immergersi in un contesto nuovo inevitabilmente porta ad ascoltare e ascoltarsi, vedere con occhi nuovi, cogliere le diversità ma sentirsi anche diversi. In questo contesto, il processo creativo attivato nel progetto, ha stimolato negli allievi migranti – provenienti da varie parti del continente africano e spinti alla migranza da motivazioni e bisogni differenti – riflessioni, ricordi, storie, esperienze di viaggio e di accoglienza. Certi che i linguaggi creativi, intergri tra psiche e corpo, siano il modo piu’immediato e diretto per incontrare l’altro da Noi, si è utilizzato il linguaggio non-verbale, il gioco, il disegno, la musica, per creare unità e gruppo. Si è lavorato sulla struttura delle dinamiche fisiche ed emotive del viaggio, sulla sua scarnificazione, attraverso i corpi: Da dove parto? La scelta, la partenza. Cosa lascio? La dinamica del viaggio, l’ erranza. La ricerca. Cosa cerco? Dove arrivo? Cosa vorrei trovare? La metodologia in una secodna fase si è concentrata sulle possibilità espressive e poetiche del teatro sensoriale e interattivo, per creare insieme un percorso finale aperto al pubblico, dove gli allievi diventavano guida per gli spettatori/viaggiatori bendati. Un’esperienza sensoriale e interattiva simile al perdersi, per poi ritrovarsi in un’unica comunità.