ERRE KIDS

E’ difficile fare le cose difficili: 
parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco.
Bambini imparate a fare le cose difficili: 
dare la mano al cieco, cantare per il sordo, 
liberare gli schiavi che si credono liberi

Gianni Rodari

ERRE KIDS nasce con l’intento di realizzare progetti creativi e teatrali per i ragazzi in collaborazione con istituti scolastici, enti pubblici e privati.

L’idea prende spunto dal libro di sociologia dell’ambiente di Osvaldo Pieroni, in cui si parla di consumo e produzione sostenibile, sintetizzate nel cosiddetto “principio delle 6 R”.
Il nostro contributo a questo principio attraverso l’arte per i ragazzi è:

Rivalutazione dei testi classici della letteratura Italiana;
Ridistribuzione di un sapere collettivo;
Ristrutturare l’immaginazione;
Ridurre la dispersione scolastica;
Riutilizzo dei materiali nelle scenografie e nei costumi per gli spettacoli;
Riciclare per creare

Il prodotto artistico – disegno, pittura o scultura – richiede un processo costante di assimilazione e proiezione: quello di percepire attraverso i sensi una grande quantità d’informazioni, integrarla con l’Io e dare una nuova forma agli elementi che sembrano adattarsi meglio alle necessità estetiche dell’autore, in quel momento

Viktor Lowenfeld

Nel creative teaching così come lo intende Lowenfeld, il prodotto finale è subordinato al processo creativo. Quindi quello che diventa fondamentale nei nostri laboratori è il procedere della bambina e del bambino, il suo pensiero, i suoi sentimenti, le sue percezioni, in altre parole le sue reazioni di fronte all’ambiente. 

Questo modo di procedere valorizzerà essenzialmente il processo creativo dei partecipanti: ci sarà anche un prodotto finale, ma non sarà più percepito come artistico ma come una comunicazione.